Il paesaggio sostenibile è un guscio di natura

Il paesaggio è il libro attraverso il quale un territorio si racconta, dove tutte le pagine partecipano con pari dignità alla costruzione di senso e significato. Dove nulla può essere lasciato al caso. In Trentino è accaduto anche questo, che una centrale elettrica è diventata un guscio di natura.

 

Il paesaggio che educa

Se l’ambiente esiste anche allo stato di natura, con o senza l’uomo, il territorio lo plasmiamo noi, adattando lo spazio che ci circonda a ciò che serve per abitarlo. Le scelte che compiamo ogni qual volta aggiungiamo o sottraiamo qualcosa all’ambiente contribuiscono da una parte a disegnare un paesaggio e dall’altra a raccontare i nostri valori. Perché il paesaggio è un’esperienza totalmente umana.

Il paesaggio che siamo in grado di vedere e di raccontare dipende dal nostro sguardo, fatto di memorie, cultura ed esperienze. Qualunque sia lo sguardo, tuttavia, il paesaggio è ciò che, prima di tutto il resto, ci permette di leggere e comprendere una comunità. Perché il paesaggio è l’anima di un luogo, messa a nudo, e di chi la abita. Non solo, il paesaggio stimola comportamenti, virtuosi e capaci di educare al rispetto e alla tutela, quando riesce armonico alla vista.

 

Il paesaggio trentino

Il paesaggio trentino è il frutto di scelte virtuose ma, soprattutto, il risultato di una necessità, fatta di comunità e cooperazione, dove il rispetto dei limiti ha reso possibile anzitempo la realizzazione del concetto di sostenibilità e salvaguardia dei luoghi. Perché l’attività umana lascia tracce.

E allora ci piace raccontarti questa storia, un piccolo brano di paesaggio che aiuta a comprendere, in modo circoscritto e circostanziato, ancora una volta perché il paesaggio trentino trasmetta benessere allo sguardo.

Il Masso Erratico di Cillà

È la storia di un masso erratico, per forma, che è anche una centrale idroelettrica che è anche una condotta irrigua, per funzione.

In una radura scoscesa, ai margini di un bosco, la stessa acqua che già scendeva a valle, attraverso la montagna, per irrigare i campi, sarebbe stata utilizzata per produrre energia. Mancava la centrale. In un luogo incontaminato, lontano dalle case, nascosto alla vista, comunque, il committente, il Consorzio elettrico Industriale di Stenico, anziché nascondere una turbina in un parallelepipedo di cemento, ha scelto un progetto impegnativo la cui realizzazione ha impiegato elicotteri per la posa in opera e mesi di lavoro. Il Masso Erratico di Cillà è valso all’ingegnere trentino David Marchiori una Nomination al Premio Internazionale d’architettura Philippe Rotthier 2017, una Menzione nell’ambito del premio d’architettura “Costruire il Trentino” 2013-2016 ed è stato esposto al padiglione italiano della 16ª Biennale di Architettura di Venezia 2018. Un Masso che non nasconde il suo scopo, visibile da finestre vetrate, e che pure si confonde con le forme di natura.

Dove

Se vuoi vedere il Masso Erratico, in località Campian di Cillà di Comano Terme, puoi raggiungere la radura a piedi dall’abitato di Vergonzo, imboccando una strada sterrata sulla sinistra dopo un piccolo ponte.

Coordinate centrale 46°02’38.5’’N 10°50’39.2’’E