Forest bathing. Perché parliamo la lingua della natura?
Parliamo tanto di ambiente, di natura e, noi in particolare, di boschi e di alberi. Perché?
La risposta più scontata di questo momento storico è evidente, ne va della sopravvivenza della specie umana. Ma c’è una ragione più profonda, che vive dall’alba dei tempi e che pare essersi persa nella notte dei tempi: la cura reciproca. Frequentazione, conoscenza, stima, rispetto, e quindi attenzione e salvaguardia, non sono forse parti di un sentimento profondo quale l’amore?
Quand’è che abbiamo smesso di amare la natura? Amare davvero, non per soddisfare un nostro momentaneo bisogno di svago, bellezza o divertimento? Amare sentendo il bisogno di donare il conforto di un abbraccio, di sentire con tutti i sensi per dare e ricevere calore, conseguenza necessaria del nostro coinvolgimento nervoso ed emozionale? Come se la natura stessa non fosse per davvero vivente e quindi non avesse bisogno, per il suo benessere, di uno scambio di energia per esistere e resistere.
I più recenti studi sul bioelettromagnetismo ci raccontano che, ad esempio, avviene uno scambio continuo tra uomo e bosco, tra uomo e albero. Che anche le piante hanno un loro sistema nervoso ed emozionale e che per stare bene, rinforzare il proprio sistema immunitario, possono trarre beneficio da noi, sì, proprio dal nostro corpo. Ecco che, allora, sentire la vita nell’altro, anche in un albero, ci aiuta alla relazione, alla cura, alla gratitudine, in uno scambio simbiotico necessario e continuo.
Un bagno nella foresta per rinnamorarsi della natura
In questo senso vogliamo parlare oggi del bagno nella foresta. Pratica che non appartiene a nessuna new age e che non è stata inventata, ma semplicemente riscoperta, per recuperare un legame profondo che avevamo spezzato, dimenticato, ma che i nostri avi hanno praticato spontaneamente e anche terapeuticamente per secoli.
Stare nella natura, in un bosco, per camminare, fermarsi, respirare, ascoltare, toccare corteccia e foglie, abbracciare, a piedi nudi o vestiti, ognuno come gli va secondo i propri ritmi e le istruzioni dei propri sensi, cura e ci cura con effetti che hanno la capacità di durare in maniera direttamente proporzionale al tempo della nostra esposizione.
Il bosco emana monoterpeni, oli essenziali che agiscono sugli organi del nostro corpo. Calmano l’ansia e la rabbia e consolano, invitano all’empatia e alla gentilezza. Migliorano il sonno e istruiscono il nostro sistema immunitario a lavorare meglio e di più. Hanno un potere ristoratore e disinfiammante. Allo stesso tempo, anche noi vibriamo e creiamo onde positive di benessere che trasferiamo al bosco e massimamente attraverso un caldo abbraccio che crea un legame profondo con l’albero che scegliamo e stringiamo.
Un percorso di cura nella natura
Conosciamo la sensazione di pace che ci regala una passeggiata nel bosco, la beatitudine dei colori e il conforto del paesaggio. La consapevolezza di ciò che accade per davvero a livello biologico restituisce corpo ai corpi, diventa materia e ci porta a un livello superiore, quello della cura.
In Trentino, dove contiamo almeno mille alberi per abitante, dove i boschi sono casa, tantissime sono le occasioni per allenarsi alla consapevolezza, per rinnamorarsi della struttura biologica della natura, sentirla, e in quel contatto apprendere naturalmente come restituire ciò che preleviamo a volte con leggerezza, altre per trascuratezza.
Il bagno nella foresta non è una moda, è la possibilità di vivere un innamoramento, imparare ad amare e rispondere attivamente a ciò che ogni amore pretende: tempo, futuro, lunga vita.
Con l’avvio dell’autunno, i colori dei boschi si fanno incandescenti. Quale occasione migliore per andare a scuola di natura, fare del bene a noi e agli alberi?
Qui puoi vivere la tua esperienza di forest bathing immergendoti nella natura del Trentino.