Il gallo cedrone: intervista a Luca Pedrotti
Detto anche urogallo, il gallo cedrone (Tetrao urogallus) è il più grande galliforme presente sulle nostre Alpi, purtroppo specie a rischio di estinzione a causa di svariati fattori tra cui l’eccessivo disturbo antropico e i cambiamenti climatici.
In Italia il gallo cedrone viveva un tempo su tutto l’arco alpino, ma ad oggi è presente solo nella parte centro-orientale, con una popolazione stimata in circa 7.000-10.000 individui. Attualmente, nonostante siano presenti alcuni piccoli nuclei in Lombardia, il Trentino può essere considerato il vero limite occidentale dell’areale italiano della specie e come tale, con una consistenza complessiva primaverile stimata in 1200-1600 individui, rappresenta un’area di fondamentale importanza strategica per la conservazione alpina della specie. La presenza del gallo cedrone in provincia viene dedotta attraverso il monitoraggio di almeno 21 arene di canto e grazie a segnalazioni riferite ad avvistamenti casuali
La sua estrema fragilità ha portato a forme di tutela molto rigorose, pena il rischio reale di estinzione. Così durante il periodo più delicato della riproduzione del gallo cedrone, dal 1 marzo al 30 luglio, nelle aree accertate di riproduzione della specie, in alcuni casi anche a ridosso di importanti skiarea, vengono sospesi tutti gli interventi antropici meccanizzati, i lavori di utilizzo e gestione selviculturale del bosco, i sorvoli a bassa quota di mezzi motorizzati.
Trentino Tree Agreement ha intervistato Luca Pedrotti – Coordinatore Scientifico del Parco Naturale dello Stelvio – per conoscere l’affascinante mondo di questo animale.
Ascolta l’intervista nel video qui sotto!