Boschi e aree verdi sono un toccasana

«E ovunque questa nostra vita, via dalla folla, trova lingue negli alberi, libri nei ruscelli, prediche nelle pietre e ovunque il bene»

 

William Shakespeare descriveva così gli effetti positivi del contatto con la natura. In effetti basta passare un po’ di tempo immersi nel verde, passeggiando in un bosco o sull’erba soffice di un prato per ritrovare una sensazione di benessere. E quel che in fondo abbiamo sempre intuito, oggi trova conferma anche nella scienza: boschi e spazi verdi sono un vero toccasana.

Diversi studi hanno infatti documentato che l’immersione nella natura riduce i livelli di stress e tossine, facendoci ritrovare la serenità e le energie perdute. Gli effetti tuttavia non sono solo psicologici: già qualche anno fa una ricerca condotta in Olanda aveva mostrato che basta vivere nelle vicinanze di un’area verde, dove l’aria è più pulita, c’è meno rumore ed è più facile fare attività all’aperto, per ridurre i rischi di sviluppare malattie respiratorie e cardiovascolari, mal di testa e dolori muscolari, ansia e depressione.

Prove ancora più solide sono arrivate da un’analisi pubblicata sulla rivista The Lancet Planetary Health: dopo aver passato al setaccio tutti gli studi più recenti, i ricercatori hanno concluso che più verde c’è intorno a noi, più a lungo restiamo in salute. L’evidenza suggerisce che l’immersione nella natura regola la pressione e il battito cardiaco, abbassa il colesterolo e potenzia il sistema immunitario. Conoscenze ben note ai medici giapponesi, che da tempo prescrivono ai pazienti un “bagno nella foresta”: l’antica pratica dello shinrin-yoku (in inglese, forest bathing) insegna a trarre giovamento dal contatto con gli alberi, alle cui essenze odorose sono attribuiti effetti rilassanti e rinvigorenti.

 

 

Il Trentino è un luogo ideale per praticare il forest bathing, lasciando che la mente si rilassi e le emozioni si risveglino mentre ascoltiamo il fruscio del vento, respiriamo a pieni polmoni il profumo delle resine di larici e abeti o accarezziamo le loro cortecce. Qui non mancano certo gli alberi – in Trentino ce ne sono ben mille per ogni abitante! – e neppure i percorsi dedicati: per esempio, tra le faggete di Fai della Paganella si snodano quattro percorsi tematici pensati appositamente per immergersi negli aromi benefici della natura, mentre a Madonna di Campiglio è possibile regalarsi un’intera vacanza detox tra verdi radure e boschi secolari.

Nel bosco possiamo così ritrovare quella comunione con la natura di cui abbiamo bisogno per stare bene con noi stessi e con gli altri. Un bisogno reso oggi ancora più intenso dall’isolamento forzato a cui ci ha costretto l’epidemia di Covid-19. Il Servizio Forestale Islandese ha così proposto di supplire almeno in parte all’affetto perduto abbracciando un albero, in attesa di poter riabbracciare anche i nostri cari. Per gli effetti benefici che dispensa, il tree hugging è una pratica ormai diffusa in tutto il mondo e non mancano le occasioni per sperimentarla anche in Trentino: il centro termale di Rabbi, in Val di Sole, la propone ad esempio a chi soffre di asma, bronchite cronica, ipertensione arteriosa o insonnia. Un gesto semplice per stare meglio, ma anche un modo straordinario per rinnovare la nostra alleanza con le più maestose creature del bosco.